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La "Psychopathia sexualis" di Richard von Krafft-Ebing, professore di psichiatria all'Università di Vienna alla fine del secolo XIX, ci ha lasciato una straordinaria collezione di "biografie sessuali": un documento fondamentale per chi vuole conoscere le diagnosi cliniche di un'epoca; per chi vuole indagare la morale, i costumi e la scienza degli uomini e delle donne del XIX secolo, ma soprattutto per coloro interessati a cogliere - nella breve luce di lampo che getta su di esse lo sguardo del potere medico - un'intera vita. Omettendo le pagine ormai datate che contengono le considerazioni mediche dell'autore, questo libro estrae dalla propria cornice ottocentesca alcune tra le più sconvolgenti biografie sessuali e le cataloga pazientemente. Il risultato è un affresco stupefacente e ben documentato di ciò che la scienza dell'epoca considerava come perversioni: iperestesia sessuale, sadismo, masochismo, feticismo, esibizionismo, omosessualità, gerontofilia, zoofilia, autosessualismo. E alla fine del libro, il lettore vedrà affiorare per un attimo, come in un riflesso dentro a uno specchio, i volti dei testimoni, i loro gesti, i rossori, le abiezioni, le tenerezze, le smorfie, le richieste di amore, le ingenuità, nonché gli obbrobri di un secolo in cui la scienza e la comprensione umana sembravano distanti e inconciliabili. Prefazione di Giorgio Agamben.